Kinolektionen: My Cousin – Caruso

Einladung | Invito
Kinolektion | Lezione di Cinema
My Cousin – Caruso (1918)
Stummfilm (mit Klavierbegleitung) von:
Film muto (accompagnato da musiche al pianoforte) di:
Edward José
Mit | Con: Enrico Caruso, Carolina White
Drehbuch von | Sceneggiatura di: Margaret Turnbull
Einführung in italienischer Sprache | Introduzione in lingua italiana
Richard Erkens
Anschließend Empfang | Seguirà un rinfresco
Montag | Lunedì
27.11.2017, 18.00
Anmeldung erforderlich/È necessaria la registrazione: http://dhi-roma.it/kinolektionen.htm
Deutsches Historisches Institut in Rom/Istituto Storico Germanico di Roma
Musikgeschichtliche Abteilung/Sezione Storia della Musica
Via Aurelia Antica, 391
I-00165 Roma
Wie das Grammophon um 1900 wurde auch der Stummfilm schnell zu einem ästhetischen Laboratorium und ein rasant wachsendes globales Geschäft. Beide Innovationen bedurften Identifikationsfiguren. Gesangsstars der Oper wie Enrico Caruso waren bald Branchengrößen der Plattenindustrie. Auch das Kino avancierte für viele Künstler traditioneller Genres zu einem neuen Medium der (Selbst-)Darstellung – dafür steht Caruso ebenfalls. Im Film My Cousin von 1918 spielt er nicht nur sich selbst als Sängerstar, sondern verkörpert zugleich seinen imaginären Cousin als Doppelrolle, der als mittelloser Bildhauer im New Yorker Little Italy lebt. Da der berühmte Tenor aber stumm blieb, wurde das Ausreizen all jener Aspekte des Visuellen und Gestischen der Kunstform Oper zu einem Surrogat mit ästhetischem Eigenwert – ebenso wie das Zitieren einschlägiger Melodien auf dem Klavier: Eine Konstruktion des “Mittelbaren” im neuen Medium, das uns heute zudem einen frühen Blick auf die Bühne der Metropolitan Opera gewährt.
Come il grammofono intorno al 1900, anche il film muto divenne subito un laboratorio estetico e un affare commerciale in rapida crescita globale. Tutt’e due le innovazioni richiedevano delle figure di identificazione. Grandi cantori dell’opera, come Enrico Caruso, primeggiarono ben presto nell’industria discografica. Poi anche il cinema costituì per molti artisti, provenienti da generi tradizionali, un nuovo medium di (auto)rappresentazione – di nuovo il punto di riferimento è Caruso. Nel film My Cousin del 1918 egli interpreta – in una sorta di doppio ruolo – non solo sé stesso come grande cantante lirico, ma anche il suo cugino immaginario che, scultore privo di mezzi, vive nella Little Italy newyorchese. Nella misura, però, in cui il famoso tenore resta muto, l’accentuazione di tutti gli aspetti caratteristici della forma artistica dell’opera lirica, vale a dire il momento visivo e l’arte dei gesti, dà al surrogato un valore estetico sui generis – come pure la citazione di melodie contestuali al pianoforte: una costruzione del “mediato” attraverso il nuovo medium che ci apre, del resto, uno sguardo sul Metropolitan Opera dei primi tempi.
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Richard Erkens (27. Oktober 2017). Kinolektionen: My Cousin – Caruso. Musicaroma. Abgerufen am 24. März 2025 von https://doi.org/10.58079/rpgy